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I film noir, e con esso tutti quelli del filone poliziesco e gangster movie, è senza dubbio uno dei generi più popolari del cinema odierno.

Nato agli albori degli anni Trenta si è subito consacrato come genere predominante, definendosi sotto precise caratteristiche stilistiche e privilegiando le ambientazioni degradate dei quartieri poveri delle grandi città, tra i classici vicoli stretti e poco illuminati e il selciato lucido di pioggia.

Tutti i personaggi dei film di questo genere sono di solito piuttosto stereotipati: ci sono i tipi ingenui e le donne fatali, belle e pericolose, potenti malavitosi con manie di grandezza e l'immancabile "sbirro" con la  faccia da duro e il cuore tenero.

In queste produzioni capita di frequente che sia lo sfondo sociale a prendersi maggiormente la scena rispetto alla trama poliziesca: quindi nello spettatore avanza soprattutto un sentimento critico verso le istituzioni e il degrado della società, che di fatto molto spesso tende a dare una conformazione drammatica a questo genere di film.

Il polizziotto senza macchia, o ancora meglio il detective privato anticonformisla, è il classico protagonista del film noir: spesso scontroso ma sempre onesto, è in genere un solitario molto affascinante e amato dalle donne.

Siamo certi che se provate a dare un volto a questo personaggio vi verrà in mente il grande Humphrey Bogart, vera e propria icona di questo genere.

La fuga del gangster di turno è un altro tema molto ricorrente: quasi sempre è braccato dalla polizia ma spesso qanche dai suoi complici o da bande rivali, alla "Bonnie and Clyde" per intenderci.

Spesso la tendenza dello spettatore è quello di immedesimarsi con il gangster, complice un pizzico di sentimentalismo e qualche segnale di pentimento si finisce inevitabilmente per "fare il tifo per lui", anche se raramente i protagonisti con un passato criminale riusciranno a sottrarsi del loro tragico destino.

Nella storia del genere non mancano poi una lunga serie di biografie romanzate dei grandi gangsters, come Al Capone, Lucky Luciano e mafiosi siciliani, che vengono spesso osteggiate per timore che possano in qualche modo istigare alla violenza o al crimine.

Assassini e truffatori di ogni genere Il genere dei gangster movie prevede anche reati cosiddetti "minori" come le truffe e le frodi ai danni dei grandi colossi finanziari come compagnie di assicurazioni, banche e casinò.

Poi ci sono gli omicidi: i delitti coniugali costituiscono il movente più frequente seguito a ruota dalla brama di potere e dal culto del denaro.

Altre volte la delinquenza è vista come spunto di riflessione: si abbandonano quindi i classici clichés e il criminale diventa allora un a vittima di una società imperfetta che si e incapace di garantire a tutti la felicità, in cui non puoi sfuggire dal tuo destino se nasci nei bassifondi o in quartieri pericolosi.

Poi troviamo il genere carcerario, i cui luoghi sono di solito dipinti come ambienti ancor più criminogeni e nocivi, in cui contemporaneamente viene criticata anche il sistema giustizia e che portano all'impossibilità di riabilitarsi pienamente.

Infine troviamo i film dedicati al gioco in cui sportivi sfruttati da manager senza scrupoli o soggiogati da cattivissimi criminali sono costretti ad imboccare la strada della corruzione.

La boxe è di solito il soggetto prediletto da molte produzioni: Rocky e Toro scatenato ritraggono con toni molto cupi questo strano mondo e la grande sofferenza dei suoi protagonisti, vittime di un sistema impietoso.

Meno malinconico è invece l'ambiente del biliardo, anch'esso squallido è ambientato in sobborghi notturni e degradati ed è soggetto a loschi traffici di denaro e truffe.