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Solitamente 1'industria cinematografica concepisce la storia esclusivamente come scenario, ovvero un semplice luogo in cui ambientare una storia, la vera trama del film storico si fonda principalmente su vicende drammatiche.

Il contesto storico quindi è quindi utilizzato come ambito per l'allestimento della scenografia e dei costumi.

Nonostante ciò ci sono produzioni in cui il regista vuole conferire all'opera una certa autenticità storica, e in questi casi sono previste una precisa cura del dettaglio e una minuziosa ricostruzione architetturale del periodo temporale in cui si svolgono le vicende del film.

Altre volte può succedere che per diverse cause possono verificarsi sensibili differenze tra il realismo dell'ambientazione e una visione a volte faziosa degli avvenimenti rappresentati.

Ad esempio in molti Kolossal ambientati nell'antica Roma le persone sono tutte profondamente cristiane, mentre negli anni della guerra fredda, le produzioni americane erano ricolme di eccessivo patriottismo.

Tuttavia tra tutti i generi cinematografici il film storico è sicuramente tra i più spettacolari.

Tra i primissimi film del genere, quelli di argomento biblico sono ancora oggi i più apprezzati: I dieci comandamenti di DeMille del 1956 e Sodoma e Gomorra di Aldrich nel 1962 sono quelli più visti anche oggi; mentre sono relativi all'epoca romana alcuni grandissimi capolavori come Ben Hur di Wylef del 1959 e il celebre Spartacus di Kubrick del 1960: il primo vincitore di ben 11 premi oscar, mentre il secondo ricordato per il grande realismo con cui sono raccontate le vicende storiche realmente accadute durante la rivolta degli schiavi.

Negli anni 50 si avvertì l'esigenza di un rinnovamento all'interno del genere e così nasce un filone mitologico molto attivo: Elena di Troia, Alessandro il Grande e La battaglia di Maratona sono i titoli di maggior successo in questo decennio.

I film di cavalieri sono assolutamente da considerare come un sottogenere del film storico, in cui romanticismo e valori come il coraggio e la fedeltà di fondono in un contesto che ricorda da vicino l'epoca feudale europea, tra eroi senza macchia e luccicanti armature.

Grazie anche a film come I cavalieri della Tavola Rotonda e La leggenda di Robin Hood, ben presto il pubblico dimostrò una grande affezzione per questo genere di film in costume che in genere erano tratti da opere della letteratura inglese.

Verso gli anni 60 si cercò di perfezionare il genere attraverso una maggior attenzione in fase di ricostruzione storica: con Guerra e pace di Vidor iniziò questa nuova fase di realismo che conobbe il proprio apice qualche decennio dopo grazie a Il nome della rosa.

Il film westem può tranquillamente rientrare nel genere storico in quanto, nello spirito di creatori e pubblico, rappresenta la ricostruzione di una fase fondamentale nella storia degli Stati Uniti.

La guerra, l'avvenimento storico per eccellenza, è stata nel corso degli anni trattata dal cinema con prevedibili toni epici in cui si esaltano aspetti eroici come il coraggio l'amore per il prorio paese.

Al contrario, nelle pellicole più attuali e ispirate ai più recenti conflitti, come ad esempio il Vietnam, prevale un certo sentimento di rifiuto e assurdità riferito a tutte le guerre: durante gli anni ottanta sono davvero numerosissime le produzioni apertamente contrarie all'intervento americano.

Tra tutti i conflitti, la Seconda guerra mondiale è stata senza ombra di dubbio qualla maggiormente raccontata attraverso film e documentari più o meno propagandistici.

Con il passare degli anni i film del genere abbandonano gli aspetti patriottici ed eroici e acquistano toni sempre più critici nei confronti della guerra, almeno fino al periodo della guerra fredda, in cui alcuni film di grandissimo successo, come ad esempio la saga di Rambo, tornano pesantemente a battere sul tasto del patriottismo.